«Jared, n-no,» balbettai, mordendomi per non gemere.
«Promettimelo, Arielle,» mi supplicò, mentre la sua lingua disegnava pigri cerchi sul mio punto di pulsazione.
Un suono rotto sfuggì dalle mie labbra prima che potessi fermarlo. «Va bene, te lo prometto,» sussurrai, abbandonandomi al calore che si attorcigliava dentro di me.
Jared si ritrasse quel tanto che bastava per sorridere con aria furba,
















