Rebecca si sedette lentamente sul letto. Subito dopo, si toccò il ventre. Anche se al momento era ancora piatto, poteva sentire l'esistenza del bambino. Si alzò e andò in bagno. Quando uscì, aveva finito di lavarsi e di cambiarsi d'abito. Poi scostò la pesante tenda e si diresse verso il balcone della stanza. Inspirò profondamente l'aria fresca. All'improvviso, una figura apparve nel suo campo visivo. Era Zayne, appena tornato dal suo allenamento. Nonostante indossasse abbigliamento sportivo, il temperamento freddo che lo circondava poteva ancora far percepire la freddezza e la distanza innate in lui. Sembrava quasi che stesse proibendo a chiunque di avvicinarsi. Zayne sembrò percepire che qualcuno lo stava osservando, così si voltò e si ritrovò a guardare negli occhi Rebecca. Con una leggera smorfia, assunse un'espressione fredda. Rebecca sentiva che Zayne era cambiato, ma per un momento non riusciva a capire quale aspetto di lui fosse cambiato. Rebecca tornò in soggiorno e scoprì che Zoey aveva preparato la colazione. Zoey era la governante della casa e generalmente era lei a gestire le faccende domestiche. La colazione era sontuosa. Ma Rebecca non aveva molto appetito, quindi prese solo un po' di latte e un uovo. Dopo poco, Zayne entrò. "Vieni a fare colazione." Rebecca prese l'iniziativa e lo salutò. "Mmh." Le diede solo una risposta monosillabica. Dopodiché, tirò una sedia e si sedette di fronte a lei prima di iniziare a fare colazione lentamente. Era ben educato e rimase in silenzio per tutto il pasto. Era una sorta di piacere guardarlo mangiare. Tuttavia, Rebecca non era di buon umore in quel momento. Era molto inquieta interiormente e il suo cuore era in subbuglio. Proprio quando decise di parlare, il suo telefono squillò. Lui ci diede un'occhiata prima di alzarsi e uscire per rispondere alla chiamata. Rebecca poteva vagamente sentire che si trattava di una chiamata da quella donna, e i suoi occhi luminosi presto si fecero cupi. Dopo poco, Zayne terminò la chiamata prima di tornare direttamente nella stanza per cambiarsi d'abito. Rebecca era di nuovo turbata. Dopo non molto tempo, vide l'auto di Zayne uscire lentamente dal grande ingresso della villa. Rebecca non riusciva più a mangiare. Si diresse verso il soggiorno e, proprio mentre aveva deciso di sedersi, il suo telefono squillò all'improvviso, rovinando il silenzio nella stanza. Chi la chiamerebbe a un'ora così insolita? Aggrottò la fronte e guardò. Era Lilian Kilne, la seconda moglie di suo padre, che ora era la sua matrigna. Sua madre era morta prematuramente e, quando lei aveva dieci anni, Lilian aveva sposato Wyatt Summers, suo padre. Rimase sbalordita per un breve periodo prima di rispondere alla chiamata. "Lilian, c'è qualcosa che non va?" Per una ragione sconosciuta, aveva un brutto presentimento e sentiva che fosse successo qualcosa. Come previsto, sentì il pianto di Lilian all'altra estremità del telefono. "Rebecca, sono successe delle cose alla nostra famiglia. Sbrigati a venire ad aiutarci! Tuo padre è andato su tutte le furie e si è ammalato. Lo stanno cercando di salvare in ospedale adesso." Nel momento in cui Rebecca udì questo, le sue membra divennero leggermente tremanti. "Lilian... in quale ospedale è papà?" Rebecca si calmò rapidamente. "Ospedale Centrale." "Capito. Arrivo subito." Rebecca riattaccò la chiamata. Non si preoccupò di nient'altro. Portando una piccola borsa, uscì di casa. Quando raggiunse l'ospedale, vide Lilian che faceva avanti e indietro davanti alla porta della sala operatoria. "Lilian, come sta papà adesso? Da quanto tempo è lì dentro?" Rebecca andò da Lilian ansiosamente. Le sembrava un po' difficile da credere. Quando era tornata a casa solo la settimana scorsa, suo padre stava bene, eppure ora giaceva nella sala operatoria. "Rebecca, è un bene che tu sia venuta. Ho paura di non... non riuscire a reggere." Quando Lilian vide Rebecca, era così agitata che il suo discorso era leggermente incoerente.