"Sei sicuro di voler costringere una ragazzina innocente come lei a sposarti?" Adam guardò David, cercando di capire se stesse scherzando o meno. "Perché? Hai qualche problema se la sposo?" David li guardò senza alcuna espressione sul volto. Adam rimase senza parole; voleva solo sapere se facesse sul serio riguardo a questo matrimonio o no; perché doveva reagire in quel modo? Adam guardò Liam e gli fece cenno di dire qualcosa a quel vecchio lupo. Liam guardò David: "David, fratello, sai di avere un carattere ossessivo. Come può una ragazzina come lei essere in grado di gestirti? Inoltre, la tua età e la sua hanno un divario troppo grande. Sei sicuro di questo matrimonio? E sai anche di avere più di un pericolo intorno a te." Liam conosceva molto bene David e il suo carattere; ecco perché voleva sapere cosa stesse pensando David. David li guardò male in segno di disapprovazione; li stava fulminando con lo sguardo perché lo avevano chiamato vecchio. Quello era il suo punto debole. La porta si aprì dall'esterno e Alex entrò nella suite. Liam e Adam tirarono un sospiro di sollievo. "Padrone, poco fa, la signorina Waston mi ha chiamato; ha accettato di sposarti," disse Alex con un sorriso radioso. David ridacchiò: "Ti avevo già detto che avrebbe detto di sì. Vedi, lo sapevo." Si alzò e guardò Liam e Adam: "Ho del lavoro importante da finire. Voi due, divertitevi." Stava per dirigersi verso la porta della suite, ma improvvisamente si fermò e si voltò. "Ehi, voi due siete i miei migliori amici e fratelli, quindi non osate dimenticare il regalo di nozze del vostro fratello." Dopo che ebbe finito, Adam sputò il vino dalla bocca e si macchiò la camicia bianca come il latte, ma David lo ignorò e lasciò immediatamente la suite. Anche Alex seguì David. David lasciò Adam e Liam sbalorditi. Poi, tornando in sé, si sentirono come se stessero sognando; da quando questo qui si preoccupava dei loro regali? "Sta per sposare quella bambina carina?" chiese Adam, insicuro. "Penso che faccia sul serio," disse Liam con un lungo sospiro. Erano sicuri che questa volta il loro fratello facesse sul serio con la sua decisione; dopo aver lasciato l'hotel, David salì in macchina con Alex. Aveva qualcosa in mente: "Alex, vai a South City." Alex capì subito dove voleva andare il suo padrone. Accese la macchina e partì verso South City. Quaranta minuti dopo, raggiunsero la loro destinazione. "Padrone, siamo arrivati." Alex scese per primo dall'auto e andò ad aprire la portiera dell'auto per David. David scese dall'auto e si fermò davanti a una lussuosa villa. Passarono venti minuti, ma David rimase fermo lì senza muoversi e continuò a fissare in silenzio la villa. Non aveva intenzione di entrare nella proprietà. Alex pensò: "Padrone, se non vuoi entrare, perché volevi venire qui a quest'ora? Sei un gufo?" "Hai finito tutti i preparativi?" La voce improvvisa di David terrorizzò Alex. "Sì, padrone, ha bisogno di qualcos'altro?" rispose subito Alex. "Sì, dopo la registrazione del nostro matrimonio, vivremo temporaneamente nell'appartamento di East Park, quindi prepara tutto ciò di cui avrà bisogno nel nostro appartamento." "Padrone, lei e la signora non andrete a vivere qui?" Alex era così confuso. Il padrone aveva speso una fortuna per costruire questa villa per la signora, ma ora perché vuole trasferirsi in un appartamento a East Park? "Certo che vivremo qui, ma non ora; non è ancora il momento giusto." Dopo di che, David si voltò e salì in macchina. "Sì, sì, lei è il padrone, quindi ovviamente conosce il momento giusto meglio di me." Ma non osò dirlo di fronte al suo padrone; anche lui salì in macchina e la accese. David guardò fuori dal finestrino dell'auto e pensò a qualcosa. Aveva costruito questa lussuosa villa per lei e per il loro futuro. Quello era il suo amore per lei; quando lei lo avrebbe accettato, questa villa sarebbe stata la loro casa, ma lei aveva accettato di sposarlo perché lui aveva forzato tutto. Lui può capire, e la aspetterà; questo improvviso matrimonio è già abbastanza per scioccarla, quindi, per ora, è meglio che non le faccia altre sorprese. Altrimenti, tutte le sorprese non le darebbero alcuna felicità. Invece, la terrorizzerebbero ancora di più. David vuole rendere lei la donna più felice del mondo; domani sarà sua moglie; potrà vederla quando vuole, quel pensiero lo rende felice. Il giorno seguente, il telefono di Kate squillò prima che si svegliasse. Ignorò la chiamata e si riaddormentò, ma il suo telefono continuava a squillare. Strinse i denti per la frustrazione. Dopo un po', con gli occhi ancora chiusi, allungò la mano per afferrare il telefono e rispondere alla chiamata senza guardare lo schermo. "Pronto!!" "Salve signorina, sono qui per venirla a prendere." Pensò al suo padrone svergognato; il suo padrone era diventato sciocco per la sua felicità. Altrimenti, come avrebbe potuto il suo padrone ordinargli di andare a prendere la signora così presto dal suo ostello? Pensò che la signora potesse dormire a quest'ora, non tutti erano gufi come il suo padrone, e lui doveva disturbare il sonno mattutino della signora a causa del suo padrone. Infatti, la signora stava dormendo, e lui divenne il peccatore che l'aveva svegliata dal suo sonno di bellezza, poteva dirlo dal tono assonnato della signora. Kate non rispose subito, ma tornò in sé e si bloccò per alcuni secondi; guardò l'ora e si accigliò. Sono solo le sette del mattino. Quindi perché il signor Wood è venuto così presto? "Signorina, mi sta ascoltando?" Kate si riscosse dai suoi pensieri confusi: "Sì, ti ho sentito." Kate ricordò qualcosa: "Penso che mi avessi detto che saresti venuto alle 10 del mattino, ma ora sono solo le 7 del mattino," Alex si sentì uno stupido: "Padrone, è tutta colpa tua." Biasimò il suo padrone. "Il padrone le ha mandato qualcosa. Manderò qualcuno a consegnarglielo; sarà lì tra un minuto." "Okay," Kate riattaccò la chiamata. Kate si sentì infelice perché doveva svegliarsi dal sonno mattutino.