Invece di rispondere alla chiamata, se lo rimise in tasca, lasciandolo squillare. Lo squillo cessò presto e la mia espressione si fece ancora più accigliata.
"Perché continui a ignorare quella persona?" chiesi.
"Non sono affari tuoi," mormorò, con gli occhi scuri.
Poi, un pensiero mi balenò nella mente, e mi sentii paralizzata.
"Era Irene?" gli chiesi. "Ha cercato di contattarti, Ethan?"
"Come ho
















