Durante il tragitto verso Jeahron, Lucas raccontò a Oneida tutta la storia. Nel frattempo, Tatiana sedeva da un lato dell'auto e non pronunciò una parola durante tutto il viaggio. Mentre l'uomo di fronte a lei continuava a parlare, Oneida ascoltava attentamente, persa nei suoi pensieri. Lucas, in realtà, non era una cattiva persona e non provava alcun rancore verso Oneida. Era solo facilmente influenzabile e un po' ingenuo. Nella vita precedente di Oneida, la sua relazione con Lucas si era inasprita col tempo e alla fine si era sgretolata a causa delle macchinazioni di Tatiana e Jennifer. Ma in questa vita, Oneida non avrebbe permesso che accadesse la stessa cosa. La villa di Lucas si trovava a Quakersville, una zona di Jeahron, circondata da altre case di lusso. Con calma, Oneida seguì i suoi genitori all'interno della villa. "La signorina Chaser è tornata!" Alla vista del trio, una domestica corse incontro a Oneida e alla coppia per salutarli. Il suo grido suscitò scalpore in tutta la villa. Altri servi sbirciavano per dare una occhiata alla figlia dei loro padroni, che era stata lontana dalla famiglia per 19 anni. Erano tutti piuttosto incuriositi da lei. Poi, il suono di passi risuonò dalle scale. Indossando un abito bianco di cotone, Jennifer scese le scale con un bel giovane ragazzo al seguito. Questo giovane uomo era l'unico figlio di Lucas e anche il fratello biologico di Oneida, Edmund Chaser. Oneida ricordò che nella sua vita precedente, lei e Edmund avevano avuto un cattivo rapporto, e aveva sempre creduto che Edmund considerasse solo Jennifer come la sua vera sorella. Con sua sorpresa, quando l'intera famiglia aveva voluto usare il suo sangue per salvare Jennifer, Edmund si era fatto avanti e si era opposto al suggerimento. "Oneida, sorellina mia..." chiamò Jennifer, riportando Oneida alla realtà. Oneida era considerata la sorella minore perché il vero compleanno di Jennifer era un po' prima del suo. "Benvenuta a casa," disse Jennifer con un sorriso gentile, il suo aspetto simile a quello di un giglio puro. L'atteggiamento di Jennifer dava l'impressione che fosse la figlia legittima e vera della famiglia. Sebbene tutti sapessero che Jennifer non era del lignaggio della famiglia Chaser, la sua madre biologica era morta. La famiglia Chaser aveva cresciuto Jennifer per così tanti anni che tutti la consideravano ancora la figlia della famiglia. In questo momento, Oneida, che in realtà portava il sangue della famiglia Chaser, sembrava un'estranea. Stringendo le labbra, Jennifer disse generosamente, "Oneida, ho imballato le mie cose e svuotato la stanza. Puoi trasferirti quando vuoi." "Perché hai imballato, Jennifer?" Le sopracciglia di Tatiana si aggrottarono. Anche se sembrava che stesse rimproverando Jennifer, un accenno di preoccupazione le balenò negli occhi. "La nostra casa è così spaziosa e non abbiamo necessariamente bisogno della tua stanza. Ti ho detto che sei ancora mia figlia e il gioiello prezioso della famiglia Chaser. Niente cambierà. Non hai bisogno di traslocare dalla tua stanza." "Ma questa stanza apparteneva originariamente a Oneida," disse Jennifer abbassando gli occhi, apparendo innocente e premurosa. "Ed è la stanza migliore al secondo piano. Ho paura che Oneida non si trovi a suo agio a stare nelle altre stanze." "Perché non dovrebbe trovarsi a suo agio nelle altre stanze?" Ribatté Tatiana e lanciò a Oneida uno sguardo significativo. Era chiaro dall'espressione di Tatiana che credeva che anche la stanza peggiore di questa villa fosse un lusso per una campagnola abituata a vivere in una casa di mattoni crudi. Con un'espressione calma, Oneida osservò l'incidente svolgersi davanti a lei. Proprio come nella sua vita passata, Jennifer suggerì di cambiare stanza il giorno del ritorno di Oneida nella residenza Chaser. Nella sua vita passata, Oneida non aveva visto un problema in una tale proposta. Aveva pensato che fosse naturale per lei riprendersi ciò che le apparteneva. Tuttavia, questa azione fece apparire Jennifer come la vittima e le fece guadagnare la simpatia e la pietà di tutta la famiglia, mentre Oneida fu vista come meschina e calcolatrice. "Non è necessario. Prenderò la prima stanza al terzo piano," disse Oneida dolcemente.