Come spiegavo… la sua espressione si addolcì.
“Ceniamo insieme”, disse, dolcemente.
Quella notte, entrai nella sua camera da letto e lo trovai seduto sul letto, appoggiato alla testiera.
Stava guardando il suo cellulare.
Mi sdraiai lentamente sul suo letto.
Dio… dovrei davvero farci l’abitudine.
Sentii un movimento dietro di me e poi mi avvolse con le sue braccia.
Sospirò tra i miei capelli.
“Mi è
















