Ancora un po' stordita dalla conversazione appena avuta con Zeldric, mi dirigo verso la cucina. Tutti stanno facendo colazione e mi osservano con curiosità – e, credo, un po' di timore – quando entro. Devo mantenere il controllo. Elaborerò tutto un po' alla volta, ma se mi lascio paralizzare, sarà peggio che non sentire niente.
Respiro profondamente col naso e sollevo il mento.
"Buongiorno," salut
















