Maya fu colta di sorpresa sentendo l'affermazione di Adam. Lo prese in giro: "Ragazzino, vuoi tenermi qui? Pensi di potertelo permettere?" Naturalmente, non lo prese sul serio a causa della sua età. Era fin troppo esilarante che un ragazzino dicesse una cosa del genere. Tuttavia, prima che la voce di Maya svanisse, Adam tirò fuori una Amex Black Card e gliela infilò in mano, dicendo: "Questa è una carta nera senza limite di credito! Il PIN è 888888. Prendila e compra tutto quello che vuoi!" Maya rimase senza parole. I genitori di questo ragazzo sapevano che aveva rubato la loro carta di credito? Mentre Maya faticava a formulare una risposta, altre tre carte nere le furono infilate in mano. Gli altri bambini dissero la stessa cosa: "Anche noi abbiamo carte di credito. Sono tutte tue!" Maya non riuscì più a resistere alla curiosità. Finalmente pose la domanda che cercava di trattenere: "I vostri genitori sanno che avete rubato le loro Amex Black Card?" Aveva sentito che i bambini erano dipendenti dai giochi online e rubavano decine di migliaia di dollari ai loro genitori per spese in-game. Si chiedeva se questi ragazzi stessero facendo la stessa cosa. In coro, i quattro bambini si difesero ad alta voce: "Abbiamo guadagnato soldi da soli. Non ha niente a che fare con papà!" Maya si portò una mano sulla fronte. Come potevano dei bambini così piccoli guadagnare soldi da soli? Che mondo era diventato? O forse, questi ragazzi erano maturati prima del solito? Oggi era davvero sfortunata. Non solo era stata picchiata e diseredata da suo padre, ma aveva anche incontrato questi quattro bambini difficili che non volevano lasciarla andare. Billy sollevò le sopracciglia e chiese con impazienza: "Basta cazzate. Vieni con noi o no? Pensi davvero di avere altre scelte in questo momento?" Carl aggiunse: "Ti abbiamo cercata. Sei stata cacciata dalla tua famiglia e non hai nessun altro posto dove andare senza soldi." Dylan esortò solennemente: "Ti abbiamo salvato la vita e dovresti impegnarti con noi. È così che ripaghi i tuoi soccorritori?" I quattro bambini si aggrapparono insieme alle gambe di Maya. Non riusciva a muoversi affatto, con quattro bambini che la ancoravano al suolo. Maya era già in uno stato di debolezza a causa del pestaggio subito poco tempo prima. Ora, i bambini che la importunavano non facevano altro che peggiorare le sue condizioni. Fu colpita da un capogiro e svenne bruscamente. Adam chiamò a gran voce i suoi fratelli minori. I quattro non risparmiarono sforzi e riuscirono a prenderla prima che cadesse a terra. "Caspita! Che le succede? Perché sviene all'improvviso? È troppo debole e fragile. Come può una donna come questa servire papà?" Ansimando per lo sforzo, Billy tenne la testa di Maya e disse: "Fa niente. Portiamola prima in macchina!" I quattro bambini sollevarono Maya e la spinsero in macchina. Fortunatamente, Maya era una donna esile che pesava solo 40 chili, il che rese tutto più facile per i ragazzi. Lo sportello dell'auto fu sbattuto. Carl fissò la donna inconscia sdraiata sul sedile posteriore e notò improvvisamente il sangue che filtrava attraverso i suoi vestiti. Anche Billy lo notò. Gridò: "Ehi! Perché sanguina?" Carl aggrottò la fronte e chiese: "È ferita? Dovresti esaminarla." Con un rumore di strappo, i vestiti di Maya furono strappati. Billy si affrettò ad alzare le mani in segno di resa. Con gli occhi spalancati, disse: "Non volevo farlo!" Adam era troppo timido per dare un'occhiata da vicino. Prese in giro Billy: "Piccolo pervertito. Sai già come strappare i vestiti a una ragazza. Cosa farai quando sarai grande?" Le guance di Billy si arrossarono per l'imbarazzo. Gridò a squarciagola: "Adam! Mi avete chiesto di esaminarla! Come potete prendermi in giro adesso! Che fratello schifoso che sei!" Dylan intervenne: "Smettetela di litigare, ragazzi. Guardate, è coperta di ferite!" Gli altri tre si affrettarono a guardare. Furono tutti sbalorditi dalle tumefazioni gonfie sulla schiena di Maya.