"Buon compleanno sorellina," dico dolcemente per svegliarla. Lei si alza e mi sorride. "Allora, come ci si sente ad avere diciassette anni?" "Strano, a parte l'altra voce nella mia testa non mi sento diversa," dice con un enorme sorriso e mi ci vuole un minuto per capire cosa intende. "Quindi hai trovato il tuo lupo?" chiedo e lei annuisce in risposta. "OH MADONNA, sono così felice per te. Come si chiama? È dolce? Le piaci? Oh, immagino che fosse una domanda stupida, certo che le piaci, scusa!" "Hahaha, ti voglio bene Rainie. Si chiama Shina, è molto gentile e ha detto che le piacciamo sia tu che io. Oh, e ha anche detto che ha bisogno di più della tua cucina." Dice con il sorriso più luminoso sul viso. "Le piaccio persino io e la mia cucina?" chiedo scioccata che si sia accorta della mia esistenza. "Certo sorellina, la tua cucina è fantastica e tu sei la persona più dolce che conosco. Cosa c'è che non va?" dice facendomi sorridere. "Ti voglio bene, Jess," dico mentre la stringo in un abbraccio. "E anche a Shina!" Oggi è un giorno agrodolce. Non solo è il compleanno della mia migliore amica, ma ha trovato il suo lupo, sarà in grado di sentire l'odore della sua anima gemella se è abbastanza vicino, può trasformarsi nel suo lupo e tra pochi giorni potrà trasferirsi nella sua stanza nella casa del branco. Ma ufficialmente non sarà più un'orfana. Non fraintendermi, sono così felice per lei e, se qualcuno si merita di essere felice e di trovare il suo posto nel mondo, è lei. Ma questo mi lascia di nuovo sola. Ma oggi non si tratta di me, si tratta di lei. Quindi scaccio i miei pensieri solitari e deprimenti dalla mia mente e inizio la mia routine mattutina prima di scendere in cucina per preparare la colazione. Dato che è sabato e non c'è scuola, significa che i bambini non devono alzarsi presto, il che significa che non devo fare tutto di fretta. Dopo che il cibo è stato cucinato, i letti sono stati rifatti e i vestiti sporchi sono stati messi in lavatrice, vado nella stanza che tra pochi giorni non condividerò più con la mia migliore amica. Perderò la mia migliore amica. Anche quando mi trasferirò nella casa del branco come schiava del branco, non mi sarà permesso parlarle, agli schiavi non è permesso essere visti o sentiti. Sono così immersa nei miei pensieri che non sento nemmeno Jess entrare e camminare dietro di me. "Scappiamo.." dice. "COSA? Hai perso la testa! Sono lupi, sono più veloci di noi, per non parlare del fatto che potrebbero facilmente sentirci l'odore." Protesto. "Ci ucciderebbero entrambe, non solo me. Non ti permetterò di metterti in pericolo per me. Non dopo che hai appena trovato il tuo lupo e hai tutta la vita davanti." "In realtà ho uno spray mimetico per me e tu stranamente non hai alcun odore. E Shina è quella che l'ha suggerito. Dice che il fatto che tu non abbia alcun odore significa che sei importante e dobbiamo farti uscire da questo branco!" Dichiara mentre inizia a riempire una grande borsa da viaggio nera con i nostri vestiti. "Non sono decisamente importante. I miei stessi genitori mi hanno scaricato qui perché non ero nemmeno importante per loro. Non sono nessuno." Dico diventando lentamente più depressa per la mia vita prima che Jess mi dia uno schiaffo sulla nuca. "Non osare dire questo!! Se rimani qui morirai, sei la mia migliore amica e ho bisogno che tu rimanga viva e con me. Sei la mia unica famiglia." dice scioccandomi, cosa intendeva con questo? "Cosa intendi con 'se rimango morirò'?" chiedo mentre incrocio il suo sguardo. "Non dovrei dirtelo, ma l'Alpha Max ha deciso che al tuo diciassettesimo compleanno sarai giustiziata. Si rifiuta di avere una strega come schiava del branco nella casa del branco." Dice, la sua voce appena sopra un sussurro e gli occhi sul punto di traboccare di lacrime. "Ha paura che tu ti rivolti contro il branco una volta ottenuti i tuoi poteri." "Ma io non lo farei mai... Jess, devi credermi." Dico con la voce piena di panico. "Io non... Non potrei." "Lo so Rainie..." Dice mentre mi stringe in un forte abbraccio. "Ma l'Alpha ha preso la sua decisione. Ecco perché devo farti uscire di qui ora!" "Va bene, me ne vado, ma non posso lasciarti lasciare il tuo branco. Questa è la tua casa. Me ne vado stasera, ma vado da sola. Non ti prenderò nient'altro." Dico pronta a tenere la mia posizione. "Mi dispiace, ma mia sorella non se ne va da sola. E se ci provi, Shina e io abbiamo già deciso che ti seguiremo!" Jess ha detto con aria di sfida e ho avuto la sensazione che non stesse scherzando. "Inoltre, questa non è più la mia casa. La famiglia è ciò che rende una casa. Inoltre, tutte quelle percosse e frustate che la signorina Leana ti ha dato nel corso degli anni, l'Alpha le conosceva, perché pensi che abbia ricevuto quei bonus? La stava pagando per spezzarti..." "Va bene," dico assolutamente sconfitta da tutte le informazioni che mi ha appena vomitato addosso. "Dove andiamo? Cosa facciamo?" "Aspetteremo fino alle 2 del mattino quando stanno cambiando le pattuglie. Vestiti di nero e assicurati di coprirti i capelli. Quei tuoi capelli rosso vivo ci tradiranno all'istante. Quando arriveremo al confine del territorio del branco, denuncerò il branco e correremo come pazze verso sud." Dice con aria sicura. "Va bene, prepariamo la cena e tutto il resto in modo che almeno i bambini siano accuditi finché la signorina Leana non si accorga che siamo sparite," dico mettendo l'ultima cosa che possiedo nella borsa da viaggio che Jess mi porge. "Sembra un piano!" Ha detto uscendo dalla stanza.