Anson rispose al telefono.
Una voce infantile e gelida lo raggiunse. "Sei libero? Voglio parlare con te."
Un impercettibile sorriso si disegnò sulle labbra di Anson mentre, inarcando un sopracciglio, chiese: "Di cosa vuoi chiacchierare? Dove ci incontriamo?"
"Parliamo di te sulla terrazza condominiale."
"Va bene, sarò lì tra mezz'ora."
Anson riattaccò e contattò Milo.
Sentendo che Anson voleva rim
















