Quella notte non ho chiuso occhio. La mente rifiutava di spegnersi, soprattutto ora che sapevo di poter rivedere Asher. Mi mordicchiavo i polsini d’argento, rimpiangendo che Tristan non li avesse tolti prima di andarsene. Dovevo parlare di nuovo con Asher, sentire la sua voce per lavare via l’ansia che mi rodeva la mente.
Ho vagato a lungo nel vuoto tra il sonno e la veglia, rotolandomi nel lett
















