"Non posso restare sveglia ancora un pochino, mamma? Domani non ho scuola." "Va bene. Altri cinque minuti." "Grazie, mamma, sei la migliore." Abby sorrise. Sua figlia è l'unica cosa buona nella sua vita, l'unica persona che la motiva, che le rende la giornata bella o brutta con un sorriso sul viso. Era grata per Ally. Più tardi quella notte, quando Alejandra dormiva, andò al suo armadio e tirò fuori il diario su cui scrive ogni giorno della vita di Ally. L'aveva iniziato non molto tempo dopo aver quasi avuto un aborto spontaneo. Invece di reprimere i suoi sentimenti, li aveva scritti lì dentro. L'intera vita di Alejandra è in quel libro, da quando era incinta fino al parto e per tutti i suoi cinque anni. Abby aveva pensato di dare questo libro ad Alejandro quando Ally avrebbe compiuto cinque anni, ma non ce l'ha fatta. Il quinto compleanno di Ally era stato il mese scorso, eppure Abby non riusciva a decidersi a cercarlo e parlargli di sua figlia. Chiaramente, il dolore e la sofferenza erano ancora lì. Non passa un giorno senza che scriva nel diario della vita di Ally. A volte si sente in colpa per averli tenuti separati, soprattutto quando Ally vuole sapere chi è suo padre... forse un giorno sarà abbastanza forte da dire a sua figlia la verità. Fino ad allora, sarà il suo piccolo segreto, e questo diario non dovrà mai essere trovato. Finora Abby è riuscita a tenerlo lontano da sua madre e dovrà continuare a farlo se non vuole che sua madre sappia il nome di Alejandro. Conosce molto bene sua madre: lo cercherebbe e pretenderebbe che si assumesse la responsabilità di sua nipote. Kate Garner può sembrare fragile da vicino, ma sua madre è tutt'altro. Soprattutto se è agitata o arrabbiata, allora non tollera le sciocchezze di nessuno. Sorridendo, Abby andò a letto. ALEJANDRO.... Alejandro stava fissando fuori dalla finestra del suo ufficio. Era esausto e sapeva anche che nel suo lavoro non c'era riposo. Da quando suo padre aveva avuto un infarto sei anni fa, si era dedicato attivamente all'azienda che aveva fondato con suo padre, Àlvarez Jewelers & Co, quando aveva vent'anni. Possiedono anche miniere di diamanti e oro, note come Àlvarez Groups. Non è mai a casa, è troppo impegnato a gestire questa attività multimiliardaria. È un successo e lo è stato negli ultimi anni. Ha aperto la sua nuova sede centrale per Àlvarez Jewelry, quindi si è trasferito a San Francisco qualche mese fa. Suo fratello lo stava aiutando negli affari, ma di recente si è preso una pausa perché sua moglie è all'ultimo mese di gravidanza, lasciando Alejandro con il triplo del lavoro, non che si lamentasse. Non è che abbia qualcuno che lo aspetta a casa. Sua madre lo sta sempre importunando perché si sposi, dato che è il maggiore dei tre fratelli. Sua sorella è fidanzata e il suo matrimonio si svolgerà tra due mesi. A trentun anni, ha girato il mondo. La sua vita è tutta una questione di divertimento, non di sistemarsi. Ha avuto innumerevoli donne nel suo letto, tutte hanno cercato di convincerlo a sposarsi, ma lui si è rifiutato. C'era stata solo una donna che aveva voluto sposare, una donna per cui avrebbe rinunciato a tutto, una donna che aveva pensato di amare, ma chiaramente si era illuso perché per lei non aveva significato nulla. Incontrare Abigail aveva cambiato la sua vita. Il suo sorriso illuminava il suo mondo. In sua presenza, si dimenticava di tutto tranne che di toccarla, tenerla tra le braccia e farle l'amore. Voleva passare il resto della sua vita con lei, quindi l'aveva messa alla prova durante la loro relazione di un anno per vedere che tipo di persona fosse, se fosse interessata solo ai soldi o a qualcos'altro. Le aveva detto che il suo nome era Alejandro Pérez invece di Alejandro Àlvarez. Pérez era il cognome da nubile di sua madre. Non appena le donne sentivano chi era, si assicuravano di rimanere nei paraggi. Ecco perché con lei aveva provato un approccio diverso, per vedere la sua vera natura, quindi si era spacciato per un ragazzo in difficoltà che non aveva molto, la cui famiglia non aveva niente, ed era stato il contrario al momento in cui aveva incontrato Abigail. Era già ricco. Lei gli era rimasta accanto anche se aveva finto di non avere niente. Era solita sdrammatizzare ogni situazione, non importa quanto fosse brutta, incoraggiandolo a non arrendersi mai. Si era innamorato di lei, a causa della persona altruista che era, premurosa verso gli altri prima di se stessa. Si era innamorato di lei... lui che non aveva creduto nell'amore si era effettivamente innamorato. Senza perdere tempo, sapeva che doveva sposarla, mettere su famiglia con lei in modo che nessun uomo potesse rivendicarla. La sua famiglia aveva voluto che sposasse un'altra donna per ragioni di affari, ma lui aveva detto di no, che avrebbe sposato qualcun'altra. Naturalmente, non avevano preso bene la notizia. Alejandro aveva persino litigato con suo padre quel giorno, e ciò aveva portato a un infarto di suo padre. Da allora suo padre è confinato su una sedia a rotelle e prende farmaci per il cuore. Era stato pronto a rinunciare a tutto per costruire una vita con lei, anche ad andare contro la sua stessa famiglia solo per stare con lei, per cosa... per niente. Qualunque cosa avessero e condividessero non contava per lei, ecco perché poteva far scivolare una lettera sotto la porta del minuscolo appartamento che condividevano, dicendogli che era andata avanti e aveva trovato qualcun altro e che non avrebbe dovuto cercarla. Era finita lì. Da lì non si è mai guardato indietro, non ha mai cercato di trovarla o cercarla. Dopo di lei, si è creato uno stile di vita da playboy, non rimanendo mai a lungo con una donna, soddisfacendo solo i suoi bisogni di uomo e non coinvolgendosi emotivamente. Ha funzionato finora. Tutte le donne con cui dorme cercavano solo un buon momento e lui dà loro esattamente quello, senza legami. Alejandro sa che amano spendere i suoi soldi e tutti i regali e i gioielli che compra loro, non che lo disturbi. Alla fine, è una situazione vantaggiosa per tutti. Controllò l'orologio da polso. Erano quasi le undici. Kiara, la sua ultima ragazza, doveva aspettarlo nel suo attico. Avrebbero dovuto cenare insieme, ma se n'era dimenticato. Una volta che inizia a concentrarsi sul lavoro, tutto il resto passa in secondo piano. Vide tre chiamate perse da lei sul suo cellulare. Questo pomeriggio, quando aveva pranzato con Jack Garner, aveva messo il cellulare in silenzioso. Ogni volta che fa affari, odia essere disturbato. Aveva sentito molte cose buone sull'uomo. Alejandro sa che possiede anche gioiellerie, ma nell'ultimo anno l'attività ha avuto difficoltà finanziarie e, se non trovano presto un investitore, dichiareranno bancarotta. Ecco perché si è avvicinato ad Alejandro con una proposta e deve dire che è buona e vale il rischio. Jack è persino pronto a vendergli la sua partecipazione del cinquanta per cento. Ciò aveva colto Alejandro alla sprovvista, ma ha anche dimostrato che l'uomo è disperato e, se si è avvicinato a lui, significa che nessuno ha quel tipo di denaro di cui ha bisogno tranne lui. Ha già alcune idee su cosa farà una volta che potrà possedere quella società. Con i suoi calcoli e la sua esperienza, può far prosperare quell'attività in sei mesi. È così sicuro di sé. Ha detto a Jack che si farà risentire tra qualche giorno. Sa che possederà la metà di quella società. Una volta che lo farà, la cambierà, la renderà migliore di prima. Non c'è niente che gli piaccia di più di una sfida. Prendendo la giacca, se ne andò. ABIGAIL.... Abby si svegliò tardi lunedì mattina. Aveva a malapena chiuso occhio. I pensieri su Alejandro continuavano a invadere la sua mente. Si mosse per la casa in pilota automatico, preparando la colazione di Ally e preparando il suo cestino per il pranzo. Era il suo turno di aprire il bar oggi. Sono le sette ed è ancora a casa. Alle sette e dieci prese le chiavi della macchina e la borsetta, accompagnando Ally fuori, chiuse a chiave e presto se ne andarono. Quando arrivò al bar, c'erano già alcune persone in piedi ad aspettare fuori. Alcuni di loro amano semplicemente il loro caffè mattutino con una ciambella o un muffin. Nel momento in cui aprì le porte, si riversarono tutti dentro. Per fortuna Amanda arrivò presto e l'aiutò a servire tutti. Abby si chiede se faranno in tempo a ricevere l'ordine della signora Àlvarez. Per come si sente, un letto è tutto ciò di cui ha bisogno in questo momento. Ha ordinato ingredienti extra per tutto ciò che cucineranno. Se questo ordine deve essere pronto entro mercoledì, dovranno iniziare oggi e fare gli straordinari per portarlo a termine. La giornata è volata velocemente, probabilmente perché non l'ha sentita. La signora Àlvarez non è ancora arrivata e Abby si è chiesta se sarebbe venuta affatto. Era quasi ora di prendere Ally da scuola, quindi ha chiesto ad Amanda se le dispiaceva. "Certo che no. Qualche notizia?" "No, ma sono solo le due e mezza. Non voglio rischiare di andarmene solo per scoprire che arriva e io non ci sono. Mi ha chiesto personalmente." "Va bene, fammi andare. C'è qualcosa che dovrei prendere lungo la strada?" "No. Ho già ordinato extra per quello di cui avremo bisogno." Quando Amanda se ne andò, si tenne occupata controllando i registri finanziari del bar. Il posto è andato bene negli ultimi cinque mesi. I profitti sono aumentati. Se le cose continuano così, sarà in grado di assumere qualcuno part-time per aiutare nei fine settimana. La merce che aveva ordinato è arrivata. Era contenta che prima inizino, meglio è. Non molto tempo dopo, una donna di altezza media entrò nel bar insieme a una giovane donna con capelli color miele dorato e carnagione olivastra. La donna più anziana aveva i capelli neri. Abby può vedere che Amanda non aveva esagerato quando aveva detto che hanno soldi. Erano vestite in modo impeccabile con abiti firmati dalla testa ai piedi. Il loro trucco è applicato perfettamente. Orecchini e collane di diamanti sono drappeggiati sui loro colli e orecchie. Un duo madre e figlia, Abby ha indovinato che sono belle ed eleganti e che devono essere molto rispettate nella loro cerchia sociale e tra tutte quelle altre persone ricche. È chiaro che hanno soldi, perché chiedere a lei di fare catering? Sfoderando il suo miglior sorriso, andò a salutarle. "Signora Àlvarez." Disse porgendo la mano. "Signorina Young." Rispose in un inglese perfetto. Abby può sentire dal suo accento che è spagnola. "Piacere di conoscerla." "Il piacere è tutto mio, per favore mi chiami Abigail." "Come desidera. Questa è mia figlia Sofia." Quindi avevo ragione, pensò Abby. "Piacere di conoscerti, Sofia." Strinse la mano di Abby senza dire niente. "Possiamo parlare in privato?" Chiese guardandosi intorno per uno spazio aperto.