Mentre mi sistemavo sul sedile, il dolce ronzio dei motori dell'aereo si fondeva con la musica di sottofondo che risuonava nelle mie cuffie. Achlys si sporse verso di me con un sorriso contagioso.
"Ci credi che stiamo finalmente andando in Italia?", disse, con gli occhi che brillavano di eccitazione.
Guardai fuori dal finestrino, osservando la pista vuota, e improvvisamente la voce del comandante
















