La stanza era immersa in una penombra quando entrai, le tende ancora tirate dalla sera prima. Riuscivo a scorgere la silhouette di Rosaline sotto le lenzuola, il suo petto che si alzava e abbassava dolcemente. Sentii una fitta al cuore. Non sapevo che fosse vergine, ma anche se lo avessi saputo, forse l'avrei sposata lo stesso; per questo lo accantonai in fretta. Se l'era meritato, mi ricordai.
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