La testa mi pulsava così violentemente che pensavo che avrei vomitato. Non avevo idea di quanto tempo fossi rimasta incosciente, solo che Deric ne era il responsabile. Mi stava trasportando, gettata sulla sua spalla come un sacco di farina. La consapevolezza di essere completamente alla sua mercé mi fece rivoltare lo stomaco. Volevo divincolarmi, scalciare, urlare, ma il mio corpo si rifiutava di
















