Amelia.
Udii il saluto dei dipendenti e capii che era entrato. Guardai l'orologio a muro. Erano le nove e cinque. Sospirai, sentendomi un po' nervosa. Mi sudavano le mani. Dovevo parlargli. Aspettai che si facesse vivo, bussasse alla mia porta e mi dicesse che era tornato. Il mio cuore accelerò quando sentii i suoi passi avvicinarsi.
Ma non si fermò alla mia porta, come avevo pensato. Mentre sedev
















