Alpha Nick perse la pazienza. "Mi dispiace, non ho il lusso del tempo come te, seduta a casa con gli omega che ti assistono tutto il giorno. Formalizzeremo il divorzio tra tre settimane." Sheila si asciugò le lacrime con uno dei fazzoletti, gli occhi rossi per aver pianto tanto. Era inutile far capire ad Alpha Nick la sua importanza per il Branco Luna Oscura. La sua unica preoccupazione era sua madre. Aveva un lupo molto debole e problemi di cuore. Per questo motivo, non era mai stata coinvolta negli affari del branco, e il padre di Alpha Nick, Tedmond, dedicava molto tempo a portarla in giro per il mondo. Temeva che potesse morire da un momento all'altro, offrendole tutti i luoghi più belli del mondo. Per questo motivo, Alpha Nick assunse le responsabilità del branco all'età di 14 anni. Quando ottenne il suo lupo all'età di 15 anni, era già l'Alpha facente funzione. Compiuti 18 anni, fu incoronato al posto di suo padre, e fu allora che il branco vide meno suo padre e sua madre. Era sempre presente per sua sorella, creando un legame indissolubile tra loro. "E tua madre? L'hai informata?" chiese Sheila. Alpha Nick si irrigidì. Sua madre era l'unica della sua famiglia che amava Sheila. Gli altri apprezzavano Charlotte e lo avevano aiutato a trovarla. Pur sapendo che la notizia avrebbe colpito duramente sua madre e avrebbe potuto persino influire sulla sua salute, non poteva perdere la sua compagna per la seconda volta. "È la mia vita, non quella di mia madre." Le parole insensibili di Alpha Nick le attraversarono il cuore, prosciugando ogni sua speranza. "Per favore, parliamone," Sheila si alzò per andargli incontro, ma il suo telefono squillò. Non appena vide l'ID del chiamante, le sue labbra si assottigliarono un po', e il suo dito affusolato scivolò sullo schermo del telefono. "Charlotte, qual è il problema?" Una premura, che Sheila non aveva mai visto prima, brillò negli occhi di Alpha Nick, e la dolcezza della sua voce, che non aveva mai sentito prima, risuonò nelle sue orecchie. Nemmeno sua madre godeva di quel lato di Alpha Nick. Era come se stesse guardando una persona completamente diversa. Allora capì che Alpha Nick poteva essere freddo e distaccato, ma anche dolce con chi gli piaceva. Sheila non si era mai meritata la sua dolcezza. "Ma sono appena andato via da lì. Sì, le ho consegnato le carte del divorzio. Non preoccuparti. Sto tornando. Stai calma." Deducendo dalle parole di Alpha Nick, Sheila capì che si riferiva alla paura del tuono di Charlotte. Doveva piovere ovunque si trovasse Charlotte, ed era molto romantico da parte di Alpha Nick andare a confortarla con il maltempo. "Alpha Ni..." Prima che Sheila potesse finire di pronunciare il nome, Alpha Nick era già uscito dalla porta senza darle una seconda occhiata. Sheila sprofondò nel divano come un'anima persa. Gli omega pulivano perché Alpha Nick era un maniaco della pulizia. Poiché il guerriero era entrato e uscito dalla stanza dell'Alpha, stavano pulendo di nuovo tutto. Mentre strofinavano e spolveravano, Sheila pensò di scusarli. Mentre usciva dalla casa del branco, le sue gambe si fecero più veloci e si precipitò nel bosco, pronta a liberare il suo lupo. 'Sei così patetica da piangere per un uomo. Andiamocene già,' il suo lupo, Solara, la rimproverò, rifiutandosi di prendere il controllo, nonostante le spinte di Sheila. Dato che l'Alpha non le voleva, il branco era un pugno nell'occhio per lei, si rifiutava di uscire. Sheila stava correndo molto velocemente. Era come se si aspettasse che l'attività fisica guarisse il dolore nel suo cuore. Eppure, non riusciva a odiare Alpha Nick o a dire cose cattive su di lui. 'Non biasimarlo. È il legame del compagno. Sono io il cattivo qui per aver cercato di farlo innamorare di me.' Solara era ancora più arrabbiata perché stava difendendo lo stronzo. 'Ma Charlotte non è innocente. Ha cercato di ucciderti tre volte. L'hai dimenticato?' Sheila ansimava per la corsa. Il suo lupo sfacciato si è rifiutato di prendere il sopravvento, costringendola a bruciare le sue energie, dato che non aveva intenzione di fermarsi presto. 'Questo perché l'ho sorpresa più volte con uomini diversi. Ha solo paura che riveli il suo segreto.' 'Ma lei non ama Alpha Nick. È scappata il giorno del suo matrimonio con un altro uomo.' Solara si rifiutò di accettare che Sheila fosse colpevole. Per lei, Alpha Nick era legato a una donna malvagia che meritava solo il suo rifiuto. Sheila decise di non parlare più di quella questione. 'Esci. Mi sto stancando,' supplicò Sheila, ma Solara rifiutò. 'Odio questo branco. Andiamocene o puoi correre quanto vuoi da sola.' Sheila sapeva che Solana avrebbe fatto come aveva detto. Dopo una breve riflessione, cambiò direzione tornando alla casa del branco, scontrandosi con qualcosa di duro. "Luna, stai bene?" chiese una voce maschile, cercando di stabilizzarla. Sheila sogghignò nel suo cuore, stanca del finto amore. Ansimando, rispose: "Beta Dustin, sto bene. Sono solo stanca," disse e crollò sulla sedia. Beta Dustin era colui che aveva guidato la ricerca di Charlotte e doveva essere ben consapevole di tutto. Era ipocrita da parte sua fingere di non sapere. "Lasciami aiutarti a raggiungere la tua stanza, Luna." Lanciò un'occhiata all'accordo di divorzio che giaceva ancora sul tavolino al centro. Qualcosa brillò nei suoi occhi. "No, sto bene qui," Sheila rifiutò la sua finta gentilezza, fingendo di dormire. Sentì altri passi entrare nel soggiorno e finse ancora di dormire. "Sheila deve essere troppo stanca per dormire qui. Per favore, fatela andare nella sua stanza." Ordinò Athena, la madre di Alpha Nick. Si precipitò al fianco di Sheila, con il palmo sulla fronte mentre le controllava la temperatura. Amava Sheila come una figlia ed era molto turbata. Le sue azioni infastidirono non solo Tedmond, il padre di Alpha Nick, ma anche Bree, la sorella di Alpha Nick, e beta Dustin. "Con tutto il rispetto, signora, non posso toccarla. L'Alpha non sarebbe contento che io abbia portato la Luna nella sua stanza. Dovrebbe camminare da sola." Lo disse come se stesse essendo cauto, ma in realtà non voleva che a Sheila venisse riservato alcun trattamento speciale, soprattutto quando i suoi giorni nella casa del branco erano contati. Athena non aveva mai accettato il ruolo di Luna a causa della sua salute cagionevole e veniva chiamata dai membri del branco "signora". Non leggendo alcun significato negativo nelle parole di beta Dustin, sentiva ancora che Sheila dovesse essere messa a suo agio. "Non sarebbe bene disturbare il suo sonno. Prendetemi un piumone dalla mia stanza." Il beta obbedì e tornando indietro, Athena gli strappò il piumone dalla mano. Coprendo Sheila, la baciò sulla fronte. "Dormi bene, bambina mia." Girandosi, Beta Dustin coprì intenzionalmente la vista del tavolo dove giacevano le carte del divorzio. Athena, già stanca della lunga camminata, disse: "Ora andrò a dormire. Sono stanca, ma nessuno deve disturbare la Luna. Sarà meglio che tutti cenino nelle loro stanze." Le espressioni di Tedmond e Bree si fecero cupe, ma quando beta Justin attirò la loro attenzione sulle carte del divorzio, il loro umore migliorò notevolmente. Sheila non dormì mai. Il suo cuore era pesante, pensando a come Athena avrebbe preso la notizia del suo divorzio. Più ci pensava, più aumentava la sua tristezza fino al giorno dopo, quando la porta d'ingresso si aprì di nuovo. Alpha Nick entrò, ma questa volta non era solo. "Sei ancora qui?" Il suo sguardo era cupo mentre fissava il documento non firmato sul tavolino al centro dove lo aveva lasciato la sera prima, proprio accanto alla sua valigetta. Sheila si pentì di non essersi rimessa in ordine. Il suo viso era già gonfio per la mancanza di sonno e aveva le borse sotto gli occhi. I suoi capelli erano leggermente in disordine, in contrasto con la donna ben vestita e sofisticata che stava in piedi con sicurezza accanto ad Alpha Nick. Quando i loro occhi si incontrarono, la donna si sentì a disagio.