Neah
Non fare rumore. Non fare rumore.
So che Alpha Dane mi sta fissando. Lo facevano tutti: nessuno riusciva mai a credere come qualcuno potesse compiere un atto così disgustoso come quello di avvelenare i propri genitori. Sono rimasta lì con la testa bassa, desiderando che la terra si aprisse e mi inghiottisse.
Intorno a me ci sono dei movimenti. Si trova proprio davanti a me e con un dito ruvido mi solleva il viso verso il suo, costringendomi a guardarlo. Lentamente, la sua mano si chiude sulla mia gola, ma non stringe: "Hai avvelenato i tuoi genitori?"
"Avevo sei anni," rispondo, "ho solo preparato a loro una limonata." La mia voce esce affilato mentre cerco di difendermi. Ricordo a malapena i miei genitori, ma ricordo molto bene tutta la colpa che mi era stata fatta sentire da quel giorno in poi.
I suoi occhi cremisi girano verso il mio fratello: "Non sembra giusto incolpare una bambina di sei anni."
"Una bambina di sei anni dovrebbe conoscere la differenza tra le piante." scatta Alpha Trey.
"A me sembra che sia stata incastrata." Alpha Dane scrolla le spalle lasciando andare la mia gola: "Sappiamo tutti che l'aconito comune non ci fa più effetto, ci siamo evoluti da quella schifezza secoli fa."
Cosa? Cosa vuole dire? L'aconito non era letale. Me lo avevano ripetuto fin da quando camminavo.
"Ciò ci porta al Sangue di Aconito," mormora Alpha Dane.
"Tu non c'eri, Alpha Dane." dice mio fratello tra i denti serrati e con gli occhi socchiusi a fessura. "Era aconito."
Lui annuisce. "Hai ragione, non ero presente."
Ottimo, ora esiste qualcun altro che potrà ricordarmi di qualcosa che avevo fatto per caso, anni fa.
"Ma dimmi, dove una bambina di sei anni potrebbe trovare il Sangue di Aconito?"
"Non ti ho chiesto di venire qui per parlare della mia schiava!" alza la voce Alpha Trey. "O di quello che è successo ai miei genitori."
Alpha Dane afferra la sua giacca di pelle dalla sedia. A differenza degli altri Alpha, sembrava vestirsi in modo più casual: una semplice maglietta nera e jeans coprivano la sua imponente figura. Inoltre, le sue braccia erano prive di tatuaggi, neanche un minimo accenno di inchiostro.
"Hai ragione e ora ho alcune cose su cui riflettere."
"Pensavo fossimo d'accordo." esclama mio fratello.
"Niente è stato firmato. Ora devo andare."
Appena si è uscito dall'ufficio, sia mio fratello che Beta Kyle si sono scagliati contro di me. "Che diavolo gli hai detto?" chiede mio fratello, colpendomi allo stomaco.
"N...niente. Beh, mi ha solo chiesto perché avevo un odore strano."
"Glielo hai detto?" chiede Beta Kyle. Stava praticamente sputando sulla mia faccia. Lo odio. Lo odio così tanto che ho giurato di vendicarmi un giorno e di squarciargli lo stomaco dalla bocca.
"ALLORA?" ha cominciato urlare mio fratello visto che non ho risposto immediatamente e mi diede uno schiaffo sulla testa.
La mia testa si muove su e giù involontariamente. "Ma non ho detto che eri tu." Ho cercato di sembrare forte e sicura, ma è uscito solo un sussurro. Se non fossero stati Lupi, probabilmente non mi avrebbero sentita.
La mano di mio fratello afferra i miei capelli neri mentre mi tira la testa indietro, creandomi un dolore lancinante nel cranio. "Se tutto è rovinato a colpa tua, non vedrai più la luce del giorno."
Mi trascina per i capelli fuori dall'ufficio e lungo il corridoio verso la porta del seminterrato.
"Per favore..." supplico: "Era un Alpha...io...dovevo rispondergli." Le mie guance bruciano per le lacrime mentre lui spalanca la porta.
Dall'altra parte della porta c'era Alpha Dane. Era appoggiato al muro con le braccia incrociate, a guardarci. La mano di mio fratello libera i miei capelli, alleviando la pressione sulla parte posteriore del mio cranio.
"Alpha Dane, pensavo fossi andato via," mormora Alpha Trey, arrabbiato.
"Ho detto che me ne sarei andato. Pensavo di aver trovato la porta. Invece, ho trovato un seminterrato pieno del strano odore di tua sorella. È così che trattate la vostra famiglia?"
"Come ho detto," mio fratello mantiene la sua posizione, "lei è responsabile della morte dei miei genitori, quindi sì, questo è ciò che si merita."
"Dovresti stare fuori dagli affari degli altri branchi!" aggiunge Beta Kyle.
Alpha Dane rise: "Se accetto questo accordo, tutto ciò che riguarda i vostri affari diventa anche mio affare. Quindi dimmi, quale sarebbe la vostra punizione per lei? Nessun cibo, rinchiusa per una settimana, percosse?"
"Non..."
"Davvero?" Si alza un sopracciglio. "Ti aspetti che creda che l'avreste semplicemente lasciata dormire? Vi ho già fermato dal picchiarla una volta." I suoi occhi si vagano su di me. "È denutrita, ha delle occhiaie sotto i suoi occhi stanchi e blu. Per la sorella di un Alpha, certamente non viene trattata come deve. Indipendentemente da quello che avrebbe presumibilmente fatto da cucciola."
"L'ha fatto!" ringhia Alpha Trey. "E non ha niente a che fare con il nostro accordo."
"Questo spetta a me deciderlo." I suoi occhi cremisi si spostano lungo il corridoio: "Dov'è la tua compagna? Mi interesserebbe sapere cosa ne pensa."
Chiudo gli occhi, supplicando silenziosamente mio fratello di non chiamare la sua Luna. Luna Cassandra è peggio di Beta Kyle e Alpha Trey insieme.
"Ripensandoci, perché disturbarla, sono certo che è altrettanto vile quanto voi." scherna.
Sbircio attraverso le fessure degli occhi per vedere i suoi occhi cremisi su di me. Non c'era motivo per lui di difendermi eppure lo sta facendo. Sono un nessuno, nessuno speciale. Sono solo quella che tutti chiamano traditrice. Solo che invece di ricevere una condanna a morte, mio fratello ha deciso di farmi soffrire per tutta la vita.
"Ho una proposta per te, Alpha Trey." Alpha Dane sorride a mio fratello.
"Abbiamo già concordato i termini."
"Bene, ne aggiungo uno. E se non sei d'accordo, non otterrai il mio aiuto. Invece, diventerai il mio nemico, ed entrambi sappiamo che non è la scelta che vorresti."
"Immagino che le tue nuove condizioni abbiano qualcosa a che fare con lei?" dice Alpha Trey tra i denti serrati.
"Hai ragione. Lascia che la porti via nel mio branco e poi tu, Trey, avrai un accordo."
Io? Perché mi vorrebbe?
Mentre mio fratello e il suo Beta discutono di me, Alpha Dane continua a studiarmi. Il suo sguardo mi rende nervosa, uno come lui cosa può volere da me?
"Affare fatto." Alpha Trey allunga la mano ad Alpha Dane per stringergliela. Lui non risponde, ma i suoi occhi cremisi si spostano da me a mio fratello.
"Farò redigere i documenti e tornerò domani." Mi accarezza il viso. "Assicurati di avere tutto pronto." Mi sfiora il labbro inferiore con il pollice e si dirige all'estremità opposta del corridoio, dritto verso la porta d'ingresso. Sapeva esattamente dov'era la porta d'ingresso, quindi cosa vuole combinare?
Si ferma alla porta: "Se scopro che uno di voi le ha messo le mani addosso, il contratto sarà l'ultima cosa di cui dovrete preoccuparvi." Esce a passo svelto, sbattendo la porta alle sue spalle.
"Sparisci dalla mia vista!" mi scatta contro mio fratello.
Salgo le scale velocemente per entrare nella mia piccola camera da letto. E' praticamente vuota, le uniche cose che ho sono dei cambi di vestiti, mi sarebbe voluto meno di un minuto per fare le valigie.
Al mattino, non ero riuscito a dormire. Le domande di Alpha Dane mi risuonano nella testa. Perché sono così interessante per un Lupo come lui? Ci deve essere una ragione per cui ha il branco più grande. Erano conosciuti per le loro capacità di combattimento, ecco perché mio fratello voleva unire Moonshine al branco di Alpha Dane, ma cosa c'entro io in tutto questo? E che diavolo è il Sangue di Aconito?
















