Dane
Lei mi guarda storto: “È… è davvero possibile?”
“In questo momento, sembra che tutto sia possibile.”
“Perché sono un mostro?”
“Devi smetterla di chiamarti così.”
Si rotola sulla schiena, fissando il soffitto. Sospira, appoggiando le mani sul suo ventre piatto.
“Reagiranno tutti così”, borbotta, gonfiando le guance: “Tu… tu sei l’unico che non sembra…”
“Non mi dà fastidio quello che sei
















