Qualcuno suonò il clacson di un'auto. Era Arthur.
"Maledizione, Arthur!" imprecò Eros, e poi si chinò per altri baci.
Arthur suonò per la seconda volta. Eros si ritrasse con esitazione. Il nostro respiro era affannoso.
Lentamente mi abbracciò, e annusò il mio profumo prima di lasciarmi andare. Poi si girò ed entrò in auto senza voltarsi.
Doveva davvero andare via?
Mi avvolsi le braccia attorn
















