Un sontuoso gala si stava tenendo al Carlton Hotel. Winona York, in un elegante abito rosa pallido, stringeva i pugni così forte che il bicchiere di vino nella sua mano rischiava di frantumarsi. Il suo bel viso era severo mentre fulminava con lo sguardo la persona che le bloccava il cammino. Parlò con freddezza: "Sean, te lo dico per l'ultima volta, levati di mezzo." "Wow, signorina York, è arrabbiata?" Sean Zimmer sembrava un teppista di strada, nonostante lo smoking costoso che indossava. Il suo sguardo lascivo si concentrò sul décolleté di Winona. "Ha scelto di mettere in mostra la sua scollatura perché vuole la nostra attenzione. Mi sbaglio? Le sto facendo un complimento venendo qui a parlarle. Perché non esprime un po' di gratitudine?" Mentre parlava, Sean fece un passo avanti e abbassò la voce. "La famiglia York è sull'orlo della bancarotta, e lei è solo una figlia adottiva. Dovrebbe sapere come comportarsi. Non mi rovini il divertimento. Non mi costringa a usare la forza su di lei." Sean afferrò il polso sottile di Winona. Winona ritirò la mano dalla presa di Sean e rimase composta. Si rimboccò i capelli dietro l'orecchio e lasciò sfuggire una risatina bassa e sprezzante. "Sta dicendo che mi vesto così per attirare gli uomini? Allora..." Winona si voltò e indicò una donna in abito senza spalline dall'altra parte della stanza e disse: "Se ricordo bene, quella è la signorina Zimmer, sua sorella minore, giusto? Non ha solo 17 anni? Usare il suo corpo per sedurre gli uomini in così giovane età... È così che la famiglia Zimmer cresce le sue figlie?" "Tu!" Sean rimase sbalordito dalla lingua tagliente di Winona. Rimase senza parole per un momento. "Inoltre, non sono affari suoi anche se la famiglia York andasse davvero in bancarotta. Farebbe meglio a usare questo tempo per parlare con sua sorella nel caso in cui portasse vergogna alla famiglia Zimmer!" Winona si voltò e se ne andò immediatamente. Si pentì di essere venuta a un evento così noioso. Winona uscì dall'hotel e respirò a fondo l'aria fresca. Peccato che stesse piovendo. Tenne un ombrello e passeggiò nella grigia bruma della pioggia. Doveva chiamare un taxi e tornare a casa. Tuttavia, sentì il pianto di un bambino prima che potesse raggiungere il vicino incrocio. Il suono era debole nella pioggia, eppure attirò la sua attenzione. Si guardò intorno e vide un ragazzino nascosto in un angolo dietro l'hotel. Il bambino non aveva più di quattro anni. Singhiozzando e tremando, era fradicio di pioggia e i suoi capelli bagnati gli si appiccicavano alla fronte. Era una fredda notte di primavera. Il bambino poteva facilmente prendersi un raffreddore. Winona si avvicinò a lui e gli chiese: "Ehi, piccolo. Perché sei qui da solo? Dove sono la tua mamma e il tuo papà?" Con un singhiozzo di disperazione, il bambino alzò lo sguardo. I suoi grandi occhi erano lucidi di lacrime. Il cuore di Winona si strinse. Il bambino fissò Winona per un secondo, poi improvvisamente si gettò tra le sue braccia e iniziò a singhiozzare. "Mamma! Mi sei mancata così tanto!" Nascose il viso nel seno di Winona mentre piangeva. Winona non aveva mai avuto a che fare con i bambini prima d'ora e non sapeva come reagire. "Piccolo, hai sbagliato persona. Io non sono la tua mamma. Dove abiti? Posso riportarti a casa." "No! Sei tu la mia mamma! Mamma! Ti stavo cercando da così tanto tempo!" Il ragazzino avvolse le braccia intorno al collo di Winona e si aggrappò persino a lei con le gambe. Winona riusciva a malapena a respirare. Si sforzò di parlare. "Ehi, lasciami andare prima. Non puoi semplicemente afferrare una donna a caso per strada e chiamarla mamma..." Tuttavia, il bambino non le rispose affatto. Winona girò la testa e si rese conto che il bambino si era già addormentato sulla sua spalla. Gli toccò delicatamente la fronte e la sentì un po' calda. Winona non poteva lasciare il bambino febbricitante da solo. Lo prese in braccio e andò in un ambulatorio di emergenza nelle vicinanze. Tuttavia, non si accorse che il bambino aprì lentamente e segretamente un occhio mentre un sorriso malizioso gli compariva sul viso.