"Di cosa dovremmo parlare?" chiedo, evitando l'intensità di quelle pozze vorticose e scure dei suoi occhi d'onice.
"Di molto, Amelia. Di molto e so che sai esattamente di cosa sto parlando," dice, poi fa un paio di passi verso di me e io mi appoggio al muro dell'ascensore, il cuore che mi balza impazzito nel petto, è particolarmente affascinante nel completo a tre pezzi nero antracite che indossa
















