Sheryl sprofonda sul pavimento dell'auto in movimento, la fisso, confuso per un momento prima di capire che è inginocchiata di fronte a me, le mani giunte davanti. Lacrime che le rigano il viso segnato.
"Alzati, Sheryl." Grugnisco, distogliendo lo sguardo. Tutto sembra ancora un sogno febbrile. Non riesco a capacitarmi del fatto che qualcuno abbia davvero preso la mia Amelia e la tenga in ostaggio
















