Dopo che Logan mi ebbe preparato il divano e fu andato a dormire, rimasi sdraiata a fissare il soffitto. Quel soffitto altissimo, a volta, coperto di lampadari. Seriamente, questo posto era assurdo.
Ero improvvisamente sveglissima e mi sentivo sobria come un sasso. Era strano. E sbagliato. E ogni volta che chiudevo gli occhi, non facevo altro che immaginare Logan con la sua maglietta attillata che
















