"Va bene."
Il cuore mi batteva forte per la paura. Mi tirò a sedere sul letto, mi avvolse con le braccia, il mento appoggiato sulla mia spalla.
"Shh, shh," gli diedi dei colpetti sulla schiena delicatamente. Ero così sotto shock.
"Non ho intenzione di andare da nessuna parte, ma penso davvero che dovrei chiamare un dottore."
Non tentai nemmeno di muovermi, ma lui strinse ancora di più la presa att
















