Gemette di soddisfazione e spinse di nuovo i fianchi contro i suoi, spingendola più a fondo contro il muro. Una volta. Due volte. Tre volte.
"Oh, Dio!" Faceva male. Era come se ci fosse un palo grande e duro appesantito davanti a lei, alla ricerca di modi per perforare il suo corpo, e ad ogni vicolo cieco che colpiva, lui grugniva con crescente fastidio.
"Per favore, aspetta!" Cercò di tirarsi ind
