L'attesa doveva essere terribile per la bambina. Sophie intrecciò le dita e si sporse in avanti per guardare meglio l'orologio che ticchettava sopra la scrivania della receptionist. Un quarto alle otto. Il suo piede batteva a tempo con la lancetta dei secondi. Non potevano sbrigarsi? Aveva raggiunto la ventesima settimana e, a suo parere, la visita di oggi era una delle più importanti.
Voleva – n
















