Dopo due settimane, fui trascinata in una stanza buia a scuola, una mano grossa mi coprì la bocca e parte del naso rendendomi difficile respirare, un'altra mi strinse la nuca, stringendo i muscoli abbastanza da rendermi immobile. Poi sentii pugni ai lati delle costole, da dietro. Finì quasi prima ancora di cominciare, senza minacce, ma il messaggio era chiaro. Sono di nuovo un bersaglio. Fui spin
















