La mattina seguente, Claire prese la cartella piena di proposte che aveva preparato durante la notte e si recò all'ufficio dell'Emgrand Group con Charlie. Trovandosi di fronte all'edificio di cento piani, Claire improvvisamente sentì come se il suo cuore fosse vuoto e spento. Come poteva una compagnia così magnifica come Emgrand collaborare con la famiglia Wilson? Per non parlare del fatto che puntavano a un affare da trenta milioni di dollari. Era come se un mendicante si avvicinasse a un uomo ricco e chiedesse un resto di trenta milioni di dollari. Era assolutamente ridicolo. Tuttavia, aveva promesso a sua nonna e accettato la sfida davanti a tutti, quindi doveva provarci, a tutti i costi… Percependo la sua ansia, Charlie le accarezzò teneramente la testa e disse: "Tesoro, non preoccuparti, vai avanti, ce la farai. Fidati di me." Claire sospirò abbattuta e mormorò: "Va bene, speriamo! Aspettami qui." Fece un respiro profondo e varcò la porta. Mentre la guardava entrare, Charlie tirò fuori il telefono e chiamò Doris. "Doris, mia moglie sta salendo per vederti, proprio in questo momento. Dovresti sapere cosa fare!" "Sì, signor Wade. Non si preoccupi, soddisferò ogni richiesta della sua signora." "A proposito, ho sentito dire che Emgrand Group ha un legame piuttosto stretto con la famiglia Jones. È vero?" "Sì, abbiamo avuto molti progetti con loro, completati e in corso. Desiderano collaborare di nuovo con noi su questo nuovo megaprogetto e hanno presentato le proposte e i materiali per la mia revisione. Tuttavia, spetta a lei decidere, signor Wade." Charlie disse freddamente: "Non voglio che la famiglia Jones sia coinvolta nel nuovo progetto e in nessun altro progetto in futuro." "Sì, certo. Non si preoccupi, farò come dice lei!" *** Nel frattempo, Claire entrò nell'edificio degli uffici dell'Emgrand Group e attese il suo appuntamento alla reception. Non sapeva nemmeno se Doris Young, la vicepresidente della compagnia, avrebbe voluto riceverla. Non molto tempo dopo, un'assistente femminile aggraziata si avvicinò a lei e iniziò: "Salve, è lei la signorina Claire Wilson? La signorina Young la sta aspettando nel suo ufficio, mi segua per favore." Claire annuì in trance. Stava ancora aspettando in fila per fissare un appuntamento, come faceva la signorina Young a sapere che era qui e a chiamarla subito? Poteva essere che Doris Young sapesse che stava arrivando? Non aveva senso però… come poteva una persona così importante come Doris Young sapere di lei? Anche se non riusciva a capirlo, tanto valeva cogliere la rara opportunità che le veniva offerta. Seguì rapidamente l'assistente e fu scortata direttamente all'ufficio di Doris. Doris si alzò dalla sua sedia e salutò Claire con rispetto. "Salve, signorina Wilson, sono Doris Young, vicepresidente di Emgrand Group, piacere di conoscerla." Claire era un po' nervosa mentre incontrava la donna d'affari più famosa di Aurous Hill. Parlò, con la voce che tremava ansiosamente ma rimanendo calma: "Salve, signorina Young, grazie per avermi ricevuto. Sono qui per parlarle del progetto dell'hotel. Anche se Wilson Group non è forte e importante come altre compagnie, posso assicurarle che lavoriamo molto duramente e abbiamo stabilito una reputazione molto positiva nel settore dell'interior design e della decorazione!" Le porse una cartella di documenti e continuò: "Signorina Young, questo è il portfolio di Wilson Group, dia un'occhiata per favore." Doris sorrise gentilmente e prese il documento da lei. Dopo una breve occhiata, disse immediatamente: "Signorina Wilson, ho visto i suoi documenti, penso che lei sia il partner perfetto per noi." "Davvero? È vero?" Claire spalancò la bocca sbalordita. Perché era andato tutto così velocemente e senza intoppi? Era un po' troppo facile, non è vero? Doris disse con un sorriso: "Certo. Ammetto che Wilson Group non corrisponde ai nostri requisiti e qualifiche, ma il nostro presidente ha un'alta opinione di lei ed è disposto a provarci." "Il suo presidente?" Claire disse con tono scioccato, poi chiese: "Posso sapere chi è il suo presidente?" Doris sorrise debolmente. "Il nostro presidente è il signor Wade di Eastcliff." "Signor Wade?" Claire si accigliò confusa. "Non credo di conoscere nessuno con il cognome Wade, tranne mio marito." Doris annuì dolcemente. Charlie le aveva ordinato di non rivelare la sua identità, quindi poteva dire solo questo. Oltre a Charlie Wade, Claire non conosceva nessuno con il cognome Wade, ma non avrebbe mai immaginato che suo marito, un orfano inutile, fosse il signor Wade a cui si riferiva Doris. Poi, Doris aggiunse: "Signorina Wilson, vedo nella sua proposta che la sua quotazione per l'accordo è di trenta milioni di dollari?" Claire annuì ansiosamente e chiese timidamente: "È troppo?" Doris sorrise e rispose: "Oh no, in realtà è inferiore a quanto abbiamo preventivato." Claire si accigliò curiosamente. "Cosa intende dire?" "Il nostro presidente mi ha detto di aumentare la quotazione a sessanta milioni di dollari." Nel bel mezzo della conversazione, Doris recuperò un contratto e lo porse a Claire. "Guardi, abbiamo redatto il contratto in anticipo per un totale di sessanta milioni di dollari. Se non ha problemi, possiamo firmare il contratto ora." "Eh? Questo…" Claire rimase a bocca aperta, sbalordita. Non si sarebbe mai aspettata che Emgrand Group, che sembrava così irraggiungibile dalla prospettiva di Wilson Group, preparasse il contratto in anticipo! Inoltre, l'importo era raddoppiato! L'obiettivo della nonna per il progetto era di 30 milioni di dollari, ma il contratto indicava letteralmente 60 milioni di dollari, nero su bianco! Improvvisamente, ricordò il volto serio e sincero di suo marito quando le aveva chiesto di accettare l'incarico alla riunione di famiglia la sera precedente. Perché era così sicuro di sé? Quando erano all'ingresso di Emgrand Group, lei era molto dubbiosa e pessimista, ma lui sembrava così positivo e impavido. Poteva essere che avesse saputo l'esito fin dall'inizio? Chi era lui...