Asher ci portò fuori città in macchina. Rilassata, sprofondai nel comodo sedile in pelle.
I finestrini erano aperti di poco, giusto quel tanto che bastava per farmi sentire una brezza fresca sul viso, che spazzava via ogni traccia di calore residuo dovuto all'imbarazzo in presenza di Asher.
In sottofondo, aveva alzato il volume della radio, sintonizzata su musica rilassante dal ritmo leggero.
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