Ricontattai il numero di Matteo, ma una voce meccanica mi informò che la chiamata non poteva essere connessa. Mi accovacciai per la frustrazione, ma il pensiero della febbre di mia figlia mi colpì. Allora strinsi i denti, mi costrinsi ad alzarmi e tornai nella hall.
Quando arrivai, provai a chiamare Ivanna, ma anche il suo telefono era spento. Camminai avanti e indietro in preda al panico, chieden
















