Il grido di Matteo echeggiò nella stanza. Prima che potessi girarmi, una figura alta mi bloccò il passaggio e si inginocchiò davanti a me con un tonfo sordo. "Chloe, ti prego, non andartene! Sono stato uno sciocco a fare tutte quelle cose."
Matteo mi afferrò la mano e mi guardò con aria colpevole. "Tesoro, ti prego, perdonami!"
Si schiaffeggiò e aggiunse: "C-cambierò! Non ripeterò più quegli stupi
















