Rafe mi guarda con una smorfia, estrae lentamente la busta dalla scatola e si sposta per infilarla nella tasca posteriore, per leggerla dopo, non volendo che io lo guardi.
"No, leggila!" dico, agitando le mani verso di lui e impegnandomi a nascondere la mia delusione nel profondo dello stomaco. Perché, voglio dire, so che se la mamma sapesse che sono qui, non mi avrebbe mai esclusa – probabilmente
















