"Per favore," Alvez mormora, indicando – tra tutti i posti possibili – la sua scrivania. Mentre esito, si lascia cadere sulla sua sedia girevole, che scivola indietro di qualche centimetro. Vedendo la mia confusione, il suo sorriso si allarga. "Sfortunatamente ho pochi posti a sedere in questa stanzetta – castelli, sale così ampie e ariose, e poi… piccoli spazi di lavoro."
Le mie sopracciglia si
















