Sentivo ancora il sapore forte dello sperma di Roman sulla lingua mentre, in ginocchio davanti a lui, mi reggevo sulle mani.
A pecorina. Ecco cosa stavo facendo. E, stranamente, non ero nemmeno nervosa.
Anzi, provavo l'esatto opposto della paura.
Desideravo ardentemente il suo cazzo. La mia figa era fradicia e il corpo formicolava. L'orgasmo che mi aveva regalato aveva sconvolto il mio mondo e vol
















