I capelli fradici di lui le colavano addosso, rivoli di sudore che le bagnavano le clavicole. I suoi occhi iniettati di sangue bruciavano di desiderio, un desiderio così intenso da sembrare volerla divorare lì, in quell'istante. "Jake..." Giselle stentava a crederci. Avrebbe dovuto essere morta, schiacciata dall'auto guidata dal fratello, Ryan Clarke. Invece, era viva, terribilmente viva. I baci umidi e voraci di Jake Halpern la strapparono ai suoi pensieri. Ricordando la freddezza di Jake nei suoi confronti, tentò di divincolarsi, ma la sua forza era nulla contro la presa potente di lui. Un dolore acuto le trafisse le labbra, mozzandole il respiro. Un istante prima di soffocare, Jake la respinse con violenza. Tracce di sangue gli macchiavano la bocca mentre si abbottonava freneticamente la camicia, nascondendo la furia di un attimo prima. Ora, il suo volto era una maschera di ghiaccio, un'aura gelida lo avvolgeva. La scrutò con disprezzo, un ghigno crudele a increspargli le labbra: "Credevi davvero che ti avrei toccata?" <"Jake! Perché? Perché mi hai sposata se non mi ami? Perché continui a odiarmi, anche dopo tutto questo tempo? Perché devi calpestare i miei sentimenti!"> Un grido disperato le lacerò la mente. In quel momento, la realtà la colpì in pieno, i ricordi la assalirono come un'onda. Quattro anni prima, aveva sposato Jake. Eppure, lui si era sempre rifiutato di consumare il matrimonio, nonostante i sei mesi trascorsi. Aveva tentato in ogni modo di compiacerlo, ma lui era rimasto impassibile. Alla fine, su consiglio della sorella, Fawn Clarke, aveva versato un afrodisiaco nel suo drink. Ma nemmeno una dose massiccia era riuscita a scalfire l'autocontrollo di Jake. "Se succede di nuovo, sparisci dalla mia vista," l'aveva avvertita Jake con un'occhiataccia, prima di uscire dalla stanza sbattendo la porta. Con il corpo segnato dai lividi, Giselle era rimasta paralizzata dall'orrore, colpita da una terribile consapevolezza. <Sono... tornata indietro di quattro anni, a quando amavo Jake con tutta me stessa, al punto da perdere ogni dignità?> Giselle inspirò profondamente. Nonostante la crudeltà di Jake, provava una strana calma. "Oh, grazie per avermi lasciata andare, Jake Halpern," sussurrò tra sé. Durante il loro matrimonio, aveva desiderato ardentemente la sua accettazione. Aveva rinunciato alla carriera di attrice, troncato i rapporti con le amiche. Aveva persino abbandonato la nonna, che l'aveva cresciuta, per lui. Quando la nonna era morta, Jake non aveva mai risposto alle sue chiamate. Solo allora aveva compreso la vanità dei suoi sforzi. Jake non l'aveva sposata per amore, ma solo per compiacere il nonno morente. Il suo unico compito era quello di recitare la parte della moglie perfetta finché l'anziano fosse rimasto in vita. Ma Giselle era stata ostinata, convinta che, con abbastanza impegno, lui avrebbe finito per ricambiare i suoi sentimenti. Ora che le era stata concessa una seconda possibilità, era decisa a non ripetere gli stessi errori. Il suo amore per Jake non contava più. Se voleva una nuova vita, doveva lasciarlo andare.