Emma voleva distruggere Giselle, farle pagare cara l'umiliazione subita.
Ma gli occhi addosso, implacabili, e la puzza nauseabonda che la avvolgeva le impedivano di restare un secondo di più in quell'aula.
Si sentiva come se i ruoli si fossero invertiti, lei, la preda designata, trasformata nello zimbello.
"Me la pagherai!" sibilò Emma, fuggendo dall'aula.
Un silenzio denso calò sulla classe, ment
















