Fu solo allora che i suoi occhi si abbassarono sui lividi sul mio collo. Con il viso contratto dalla preoccupazione, iniziò ad alzare la mano verso di me, ma poi sembrò ricordarsi dove si trovava e chi ero io e la lasciò ricadere lungo il fianco. "Che diavolo è successo? Stai bene?"
Aggirandola, mi sedetti su una delle sedie e iniziai a prepararmi il caffè. "Ho schiaffeggiato il tuo capo."
"No, no
















