Matteo
Ero corso giù per le scale con lei, cercando di tirarla indietro verso di me. Eppure, in qualche modo, aveva acquisito una sorta di forza soprannaturale e non si era mossa di un millimetro. Il bagaglio nella sua mano non l'aveva nemmeno rallentata minimamente.
Alena aveva ignorato le molte volte in cui avevo gridato il suo nome.
Sembravo stessi implorando e questo mi faceva sembrare patetic
















