Stefano:
Sedevo sul letto, cercando di mettere in ordine i pensieri.
Il petto mi doleva e le parole di Ayla mi ferivano più di quanto avrei creduto. Il modo in cui mi guardava era sufficiente a farmi desiderare un proiettile in testa, e sapendo di averla ferita profondamente, non sapevo cosa dire.
Quella donna era seduta fuori da quando era arrivata, e il fatto che si rifiutasse di entrare nonosta
















