Mia riuscì a fuggire da quel magazzino in rovina. L'oscurità era impenetrabile, non vedeva le proprie mani. Solo il gracidare delle rane e il frinire degli insetti rompevano il silenzio, e la strada era invisibile. Un'immensa distesa d'erba alta, minacciosa e inquietante nella notte, le sbarrava il cammino.
Non aveva scelta, Mia. La paura le serrava lo stomaco, ma doveva andare avanti. Restare lì
















