"Chi si crede di essere, quella lì?" La voce di Celine tuonò nei grandi corridoi della villa, mentre passava furiosa accanto alle cameriere, che si scambiavano occhiate guardinghe. Era chiaro che era in uno dei suoi famigerati cattivi umori, e si assicurarono di scansarsi, evitando il contatto visivo mentre si dirigeva dritta verso il suo studio.
Con un ringhio esasperato, lanciò la borsa verso Er
















