SOFIA
Non mi sorprese svegliarmi sola la mattina seguente. Gabriel doveva lavorare, e anch'io. Era venerdì, dovetti ricordarmelo, solo un altro giorno di lavoro.
Mi piaceva svegliarmi seminuda nella stanza di Gabriel. Mi sarebbe piaciuto curiosare nella sua stanza, invadere la sua privacy cercando foto da bambino o cornici con amici, ma non potevo perché ero in ritardo per il lavoro.
Mi ritrovai a
















