[MIA]
Mi trovavo nel cuore di un mondo da cui ogni genitore metteva in guardia i propri figli. Quando le lacrime si prosciugarono e la mia voce si spense a furia di piangere, implorare e urlare dalla stanza in cui ero rinchiusa, ma la porta non si aprì mai, la rabbia prese il sopravvento.
Lui è un mafioso. È pericoloso, un assassino, e quelle braccia venose e le lunghe dita con cui mi aveva tenuto
















