Mi sveglio presto, molto prima di quanto fosse necessario. In realtà è appena passata l'ora di pranzo. Ancora in pigiama, mi dirigo in cucina e rovisto un po’ in giro finché non trovo tutto l'occorrente per farmi una tazza di tè. Tazza alla mano, entro nel bar e busso alla porta di Jane. Lei apre e mi fa un cenno di saluto.
«Ehi, Jane». Mi siedo sul bancone e sorseggio il mio tè. Dovrei sentirmi r
















