Torin si siede per qualche minuto, con un cipiglio stampato sul volto.
«Ehi, che diavolo ti è salito su per il culo? Hai un’aria disperata» commento. Torin mi fissa con espressione vacua.
«Che volgarità. Non ho niente su per il culo» borbotta. Alzo gli occhi al cielo.
«Se continui a mentirmi così, ti ritroverai a doverne estrarre la mia scarpa. Dai, dimmi cosa c'è che non va, Tori» insisto, con to
















