"Benvenuti sul palco… Bambi!" annuncia il DJ, usando il mio nome d'arte. Danzare mi viene naturale – la musica mi ha sempre fatto sentire a casa nel mio corpo, e quando la musica è sexy? Beh, allora mi sento sexy anch'io. Scuoto i capelli all'indietro al culmine della musica, i miei occhi si posano direttamente sull'uomo nel posto d'onore di fronte a me, che ha pagato un sacco per essere lì. Mentre muovo il mio corpo in modi lenti e sensuali, il riflettore è puntato su di me, il che significa che non riesco a vedere i dettagli del volto del VIP. Ma anche senza dettagli, capisco che questo è l'uomo più importante nella stanza. Emana semplicemente potere. Il mio respiro si mozza quando scruto le linee potenti della sua silhouette muscolosa. Se il Re della Mafia è qui, questo è sicuramente lui. Sembra un uomo che appartiene alle ombre, e anche se ci sono altri uomini qui, mi sento come se stessi ballando solo per lui. Gli occhi del Re della Mafia sono fissi su di me mentre posiziono i miei tacchi da quindici centimetri sotto il mio corpo e lentamente mi sollevo in aria, con il sedere in bella vista. Gli lascio dare una buona occhiata a ogni centimetro di me prima di sorridere sfacciatamente, e girarmi, e muovermi verso il palo. Me lo sto immaginando nell'oscurità? O c'è qualcosa… di familiare nel modo in cui mi guarda? Lascio svanire il pensiero, concentrandomi invece sul tirare fuori tutti i miei trucchi migliori. E mentre aggancio la gamba attorno al palo, roteando e lasciando che i miei capelli si aprano a ventaglio, vedo che questi trucchi stanno funzionando stasera. Iniziano grida e fischi, e il Re della Mafia si sporge in avanti per depositare una pila di banconote sul palco di fronte a sé. Quasi mi blocco di colpo. Seriamente? Così tanti contanti, così presto nella mia danza? Si appoggia allo schienale della sedia, sollevando un sopracciglio scuro verso di me, invitandomi a mostrargli di più. Così, lo faccio. Aumento il ritmo, inarcando la schiena mentre ruoto attorno al palo, arrampicandomi su di esso e scivolando lentamente verso il basso. Mentre la mia canzone finisce, sono entusiasta di vedere che c'è un bel po' di soldi in più sopra la pila. "Grazie," mormoro, strisciando attraverso l'ultimo pezzo di palco verso di lui. "Sono contenta che ti sia piaciuta la mia danza." C'è davvero qualcosa di familiare nei suoi occhi grigio-azzurri… Allungo la mano verso le pile, ma improvvisamente una mano carnosa sbatte un'altra pila di soldi accanto, spaventandomi. "Il doppio di quello che ha messo giù lui, tesoro," ringhia l'uomo, guardandomi con concupiscenza, "e ti porto nel retro per una danza privata." "Mi dispiace," dico, abbassando le ciglia. "Sono solo una ragazza del palco." So che Pete ha detto di dare a questi ragazzi tutto ciò che vogliono, ma non mi sento davvero a mio agio a toccare nessuno. "Oh, andiamo," dice l'uomo, afferrandomi il mento con le sue dita grosse e tirando su il mio viso. Il Re della Mafia è immediatamente in piedi. "Una bella puttana come te? Scommetto che puoi fare più che ballare –" Ansimo, strappando il mio viso dalle sue mani mentre scivolo giù dal bordo del palco, volendo allontanarmi da lui il prima possibile. "Ho detto," ringhia l'uomo, afferrandomi e schiaffeggiandomi in faccia con la manciata di banconote, "che ti voglio, piccola troia. E sono disposto a pagare per questo, quindi faresti meglio a –" Strillo, cercando di allontanarmi dall'uomo, ma è così più grande di me! Improvvisamente l'uomo urla e cade all'indietro, la sua presa mi fa barcollare in avanti. Quando ritrovo i miei piedi, i miei occhi si spalancano nel vedere il Re della Mafia raddrizzarsi, con del sangue sulle nocche. L'uomo che mi ha afferrato - è disteso sul pavimento e c'è sangue che sgorga dalla sua bocca. "Oh mio dio," ansimo. "Portatelo fuori di qui!" urla il Re della Mafia alle guardie, e poi tira fuori un fazzoletto dalla sua tasca mentre si gira a fissarmi, asciugandosi la mano. Indietreggio di un passo, sorpresa dal veleno nei suoi occhi. "Ecco," dice il Re della Mafia, lasciando cadere il mio braccio e sollevando la sua pila di banconote dal palco insieme alle due pile. "Prendili, vattene da qui." "Co… Cosa…," respiro mentre mi spinge i soldi tra le mani. "Ma io…" "Fidati di me, Bambi," dice, la sua voce secca. "Te li sei guadagnati. Ora vattene a fanculo." Si volta, mettendosi tra me e le guardie, e io mi giro e corro verso il bar, nascondendomi dietro di esso. Anthony mi guarda a bocca aperta. "Stai bene!?" "Anthony…" sussurro, alzando le pile di contanti tra le mie mani, fissandole con soggezione. "Cazzo Iris!" sussurra Anthony, avvicinandosi e fissando i soldi. "Guarda tutto quel fottuto grano! Per una danza!?" "Lo so!" strillo, "questo ci porterà così vicini a saldare il debito –" Anthony geme, passandosi una mano sul viso. "Cosa c'è?" chiedo, aggrottando la fronte verso di lui. "Vorrei solo che li spendessi per te stessa, Iris, invece che per quel buono a nulla." "Anthony," sospiro, le mie spalle si afflosciano. "Non te lo spiegherò di nuovo." Alza gli occhi al cielo mentre mi siedo sul piccolo sgabello sul retro del bar. Esco sempre con Anthony dopo le mie danze, ma se deve essere cattivo mi limiterò a contare tranquillamente i miei contanti. Mentre lo faccio, compongo mentalmente un'email che invierò più tardi al mio vecchio amico Christian. Christian – lui capirebbe. Era il migliore amico di mio fratello quando eravamo piccoli. Anche se mi vedeva solo come una sorellina, mi ha sempre capita più di chiunque altro. Inoltre, mi chiamava Daisy, e mi piaceva tanto. Sono rimasta in contatto con Christian dopo che si è trasferito improvvisamente - ma non ha mai risposto. E anche se sono sicura che non legge le mie email… beh, mantengo l'abitudine per divertimento. Dentro di me, mi chiedo come raccontare a Christian della mia serata. Voglio raccontargli del mio trionfo – ho sempre voluto che Christian fosse orgoglioso di me. Ma falsifico un po' la verità nelle mie email. Ad esempio, scrivo che sono una ballerina di compagnia, il che è vero… Solo che non menziono che il mio stile di danza è esotico, non più il balletto. Sorrido un po', entusiasta di dire a Christian che ho impressionato un cliente potente e ho ottenuto un grande bonus. Ma come si sentirebbe, in realtà, se gli dicessi che il cliente era il Re della Mafia? Sospiro, pensando che probabilmente Christian non sarebbe felice. Ha sempre voluto che fossi al sicuro, e ballare per il Re della Mafia? Sono sicura che Christian non approverebbe. Sono a metà strada nel decidere precisamente come formulare la mia email quando sento il mio nome. "È Iris quella?" Due uomini sbirciano dietro il bordo del bar. Anthony si mette di fronte a me mentre mi tiro indietro timidamente. Come facevano a sapere il mio vero nome? Qui mi faccio chiamare sempre Bambi. "Chi lo chiede?" chiede Anthony, diffidente. "Non sono affari tuoi," dice il più alto dei due bruti, spingendo via Anthony e facendo un passo avanti, incombendo su di me. "Consegna quei contanti, ragazzina. Sei stata venduta - ora lavori per Don Bonetti." La mia mascella cade quasi a terra.