Andre urla il mio nome, strappandomi ai miei pensieri, e devo sgattaiolare attraverso il bar per aiutarlo a smontare un paio di divanetti e preparare un tavolo per sedici persone.
"Dio," mormoro, trasportando un'estremità di un pesante tavolo da bistrot nel ripostiglio, "pensavo di essere... decorativa."
"Siamo tutti decorativi," borbotta Andre, portando l'altra estremità, più frenetico di quanto
















