Aidan se ne sta rigido su un lato della cabina, fissando l'uomo di fronte a lui, a circa due metri di distanza.
È Michael.
Indossa lo stesso impermeabile grigio e lo stesso cappello che gli ho visto diverse volte negli ultimi mesi, quando l'ho intravisto seguirmi. È magro e trasandato, con le guance scavate e ombre scure sotto i suoi occhi folli.
Le sue braccia pendono lungo i fianchi.
In una mano
















