«Arrestata?» Il succo in bocca mi sembrò improvvisamente più dolce. «Per cosa?»
«Aggressione aggravata.»
«A chi?»
«A te.»
Mi toccai il naso. «Ma non sono stata aggredita.»
«Ti ha spinta in piscina.»
«Vero,» ammisi. «Ma ora sto bene. Nessuna "lesione personale grave".»
«Non per mancanza di impegno da parte sua,» disse Ashton, con voce piatta.
«Scommetto che la sua famiglia ha già pagato la cauzione
















